
SINDROME DA STANCHEZZA CRONICA. RISOLVERLA CON STRATEGIA DI SUPPLEMENTAZIONE MIRATA E ALLENAMENTO SPECIFICO
SINDROME DA STANCHEZZA CRONICA: PERCHE’ NON RIESCI A RECUPERARE ENERGIE ANCHE SE DORMI, E COME RICOMINCIARE A DORMIRE SONNI SERENI E RIPOSANTI ATTRAVERSO UN ALLENAMENTO SPECIFICO E UN SISTEMA DI SUPPLEMENTAZIONE SCIENTIFICO E PERSONALIZZATO.
Il sonno è un bisogno primario del nostro organismo.
Forse non ci avevi mai pensato prima, ma nello stesso modo in cui respirare ci
permette di vivere, proprio allo stesso modo il sonno è un’attività fondamentale per
la sopravvivenza umana.
Nell’epoca dell’ iper produttività e dell’ iper efficienza (iniziata verso la prima metà
degli anni 60′ e giunta alla sua apoteosi in epoca contemporanea) forse non ci
facciamo più neanche caso, ma la deprivazione da sonno e la sindrome da
stanchezza cronica sono andate a costituire la base di una serie innumerevole di
fastidi e disfunzioni organiche che ormai consideriamo acquisite, irrisolvibili e anche
“normali”.
Andiamo dal classico: “Stanotte non ho chiuso occhio a causa di… cena pesante/
capoufficio/preoccupazioni”, al… “Ho dormito, ma è come se non avessi riposato per
niente…”, al… “Mi sono svegliata/o più stanca/o di quando sono andata/o a
dormire..), oppure ancora al… “Non mangio più la pasta perchè dopo ho troppo
sonno e non riesco più a combinare nulla!”
Quante volte mi sarà capito di sentire queste affermazioni…
Molti in aggiunta rincarano con intolleranze di varia origine fino a vere e proprie
allergie, che mettono a rischio la persona anche solo per un minimo contatto.
In tutti questi malesseri dell’epoca moderna un RUOLO fortemente NON
RICONOSCIUTO viene svolto dagli squilibri del ritmo sonno-veglia.
Il sonno dipende in realtà da un sistema raffinato che attraverso la sincronizzazzione
di numerosi processi biologici e chimici consente al nostro corpo di “spegnersi” –
dormire – per permettere ai nostri laboratori neurali e cellulari di portare avanti le
attività di rigenerazione e manutenzione di questa straordinaria macchina corporea
e cognitiva.
Da diversi studi sembra infatti che la “restaurazione del cervello” sia possibile solo
durante il sonno… Dato che la corteccia è l’UNICO ORGANO che può riposare SOLO
durante il sonno.
L’alterazione del ritmo sonno-veglia e la stanchezza, spesso cronica, che ne
consegue è perciò un segnale da non sottovalutare.
La deprivazione di sonno può condurre – senza scherzi – a gravi condizioni di
squilibrio per il nostro organismo, tanto da essere utilizzata fino agli anni 70′ come
tecnica di “interrogatorio” per far cedere i sospettati, soprattutto nell’ambito del
controspionaggio (adesso si spera non sia più utilizzata poichè decretata una “forma
di crudeltà” dalla Convenzione Europea dei diritti dell’uomo).
Tra gli effetti derivati da uno squilibrio del ritmo sonno-veglia, oltre alla stanchezza e
al calo delle energie immediatamente rilevabili al risveglio, vengono riportati dalla
letteratura scientifica molti effetti davvero fastidiosi, spesso attribuiti a cause
esterne e contingenti.
Vediamo alcune aree che subiscono INFLUENZE NEGATIVE a causa della CARENZA di
SONNO o di un riposo che non riesce a rigenerare completamente il corpo e gli organi
(se ne rilevate molte, domandatevi come sta andando il vostro riposo…).
La carenza di riposo influenza negativamente:
– le FUNZIONI COGNITIVE, come percezionie, attenzione, memoria; molti studi
dimostrano che le regioni della corteccia prefrontale, un’area che supporta facoltà
mentali come memoria, logica e ragionamento, lavorano con maggiore difficoltà
rispetto a quelle di un soggetto che non era stato privato del sonno. Inoltre si è
rilevata una forte correlazione tra disturbi del linguaggio e carenza di sonno, tanto
che un lavoro di logopedia in soggetti balbuzienti non rileva grandi risultati in
presenza di disturbi del sonno;
– il SISTEMA NERVOSO SIMPATICO, che si trova in uno stato di attivazione eccessivo e
persistente;
– l’attività dell’ ASSE IPOTALAMO-IPOFISI-SURRENE, i sistemi che controllano le
reazioni allo stress, il sistema immunitario, l’umore, la sessualità, e l’utilizzo di
energia;
– le CAPACITA’ DIGESTIVE, che subiscono un drastico calo, motivo per il quale le
persone che soffrono di STANCHEZZA CRONICA sviluppano spesso anche difficoltà
alla digestione di molti alimenti, primi fra tutti ad esempio la pasta o addirittura gravi
intolleranze (vedi l’aumento dei casi di celiachia, malattia praticamente socnosciuta
fino a una decina di anni fa…);
– la memoria a LUNGO TERMINE e le capacità di APPRENDIMENTO;
– i processi di GUARIGIONE, dal banale raffreddore alle ferite;
– la tolleranza al glucosio, cosa che aumenta la probabilità di sviluppare diabete
mellito e obesità. Alcuni studi riferiscono che quanto minore è il numero delle ore di
sonno, tanto maggiore è il rischio di sviluppare OBESITA’;
– le PRESTAZIONI in tutti gli ambiti lavorativi , e in particolare quelli in cui è
necessario un alto livello di vigilanza, come nel caso di utilizzo di macchinari, guida di
veicoli o movimentazione di carichi, cosa che può anche mettere in pericolo di vita in
situazioni potenzialmente fatali.
– l’UMORE, decretando stati di IRRITABILITA’ frequenti e immotivati e STATI d’ ANSIA
(fino a sfiorare stati depressivi…)
Quindi fate caso se in concomitanza ad un particolare periodo di stanchezza avete
iniziato a rilevare anche cali di memoria, difficoltà di concentrazione e aumento della
distrazione e degli errori… “semplicemente”, non l’invecchiamento o i troppi
impegni giornalieri, ma la diminuita capacità di rigenerazione delle vostre ore di
sonno potrebbero esserne la causa.
Benchè l’epoca della super produttività ci abbia assuefatto a ritmi di vita e lavoro
semrpe più intensi, non si esagera nel ribadire l’importanza di preservare una giusta
modalità e una giusta tempistica per la fase di sonno di cui l’organismo ha bisogno.
Non si tratta soltanto di recuperare forza fisica, ma di permettere, durante il sonno,
lo svolgersi di processi complessi che permettono alle cellule di rigenerarsi.
Se ti è capitato di subire gli effetti di uno squilibrio del ritmo sonno veglia o di
perdere ore di sonno a causa delle tue responsabilità che ti hanno portato a
estendere le tue attività a discapito del tuo riposo, o ad aver e dei pensieri o delle
preoccupazioni talmente gravose che il sonno te lo levavano letteralmente, sai bene
di cosa sto parlando…
Il corpo, da macchina meravigliosa quale è, per un bel pò di tempo resiste, anche se
va a scarto ridotto: ti senti certamente meno in forze, senti un continuo stato di
ottundimento, e fai ricorso a tutte le tue risorse per mantenere alto il tuo livello di
prestazione… Ma la meoria e le capacità cognitive ne risentono… e gli erorri
purtroppo diventano all’ordine del giorno.
A chi ti conosce puoi spiegare le motivazioni di queste “sviste”, e forse puoi ottenere
la comprensione necessaria fino a quando la situazione non tornerà alla normalità,
ma non tutti potrebbero essere così comprensivi…
La stanchezza cronica purtroppo ha effetti devastanti in tanti ambiti, non ti permette
di essere al massimo sul posto di lavoro, ma neanche di godere pienamente la tua
vita e i tuoi affetti…
Soprattutti se hai una famiglia, dei figli d accompagnare nella crescita, nella scuola e
in tante attività, non puoi permetterti di non riposare bene e di essere al massimo
dell’energia e della vigilanza.
E’ vero che spesso i figli ci tolgono delle ore di sonno, perchè rimandiamo molte
attività alla sera tarda, quando siamo un pò più tranquilli e liberi, ma a maggior
ragione devi tenere d’occhio il tuo riposo, affinchè sia di QUALITA’ anche se non di
tante ore.
Qui ci sembra quindi importante fare un richiamo della tua attenzione: nel momento
in cui le tue risorse andranno ad esaurimento, quanto tempo ci vorrà a recuperare?
Da una parte le condizioni di recupero potrebbero tardare a rendersi disponibili,
perchè quando non sei nel pieno delle tue forze non solo la vita familiare rimane
indietro, ma anche il lavoro tende ad accumularsi, e nel mentre potresti, senza
accorgertene, attraversare una sorta di “punto di non ritorno”, raggiunto il quale per
ripristinare il giusto ritmo non sarà più sufficiente “qualche giorno di riposo”.
E se ci sei già arrivato, perchè riconosci che la stanchezza è ormai una costante delle
tue giornate (cosa che ti viene testimoniato anche dal tuo scarso entusiasmo per
ogni attività della vita, l’incapacità di gioire delle piccole cose, o di partecipare alla
felicità di chi ami…), arriva un momento in cui, ti sarai reso conto, il corpo non è più
in grado di recuperare energie anche se trovi il tempo di dormire per tante ore di
fila.
E’ come se nonostante il sonno e la stanchezza, il tuo corpo non traesse beneficio dal
dormire.
Ed è proprio così.
Durante il sonno, l’organismo si dedica a complessi processi di riparazione e
rigenerazione cellulare, che può compiere soltanto in alcune specifiche fasi del
riposo, quelle del sonno profondo, che tutti ormai conosciamo (anche grazie al
famoso gruppo rock degli anni 90′)… Stiamo parlando della fase R.E.M.
Non raggiungere la fase di sonno profondo produce come risultato una stanchezza
che non ti si scrolla mai di dosso.
In che modo porre rimedio a questi squilibri, riportare il sonno ad una QUALITA’
OTTIMALE per il recupero delle enrgie ed eliminare tutti questi fenomi evitando che
si trasformino in eventi irreversibili?
Sicuramente avrai già provato molti rimedi, dal contare le pecorelle, all’andare a
letto presto, leggere un libro per rilassarti, fare una doccia calda, evitare cibi pesanti,
guardare una noiosa trasmissione politica… fino magari a rivolgerti al medico per
farti somministrare dei sonniferi…
E se invece potessi provare un metodo scientifico, totalmente non invasivo, che
RIATTIVA LE TUE RISORSE in maniera naturale, ma soprattutto EFFICACE, e che
ripristina un ritmo naturale di attivazione e scarica, veglia e riposo, per il tuo
organismo, riportandolo a recuperare le sue capacità di equilibrio innate?
Questo metodo è il più semplice che ti potrebbe venire in mente, forse per questo
non ci hai ancora pensato… ALLENATI!
L’allenamento non attiva solo la mobilità e il sistema muscolo-scheletrico; l’attività
dei muscoli stimola l’attivazione della produzione di ORMONI e
sostanze che vengono secrete all’interno del nostro complesso laboratorio organico,
sostanze che hanno la capacità di regolare il sistema endocrino e tutto l’asse
ipotalamo- ipofisi-surrene.
Forte no?!
Ovviamente non stiamo parlando di un allenamento da atleta… Ma di un
allenamento studiato specificamente per stimolare le funzioni che vogliamo
ripristinare, ovvero: dormire profondamente e in maniera riposante la notte e stare
vigili, attenti e pieni di energia per affrontare la vita e gli impegni durante il giorno.
Inoltre, unitamente al tuo allenamento, fino a quando il sistema non si riporta in
stato di equilibrio il tuo organismo può (e dovrebbe) essere supportato da una
corretta integrazione con nutrienti utili a migliorare la qualità del sonno, così che
anche le poche ore effettivamente dormite, possano dare maggiore cpacità di
recupero alle cellule, GARANTENDO una sufficiente produzione energetica e una
DIMINUZIONE DELLA SENSAZIONE DI STANCHEZZA.
La supplementazione ordinaria purtroppo non sempre assolve questa funzione.
Gli integratori che acquisti comunemente negli scaffali della parafarmacia possono
essere utili in condizioni di normale equilibrio, come piccolo sostegno al
mantenimento dello stato, ma quando il sistema è andato in squilibrio, non sono
sufficienti a sostenere tutte le funzioni del corpo.
Altresì, devi tener preente che ogni sostanza è efficace se assunta nela giusta dose, e
questa va calcolata specificamente per ogni individuo. Questo calcolo non è
complesso, ma ovviamente non è fatto da un cervello umano!
Grazie al cielo esistono tecnologie e macchine utilizzate anche in ambito clinico, come la BIA-ACC, che in maniera accurata e totalmente non invasiva calcolano il tuo fabbisogno minerale giornaliero, e calibrano la dose di assunzione per garantirti una SUPLEMENTAZIONE SPECIFICA legata alla tua personale necessità.
Adesso vediamo QUALI SOSTANZE vengono utilizzate per SUPPORTARE al meglio
l’organismo fino al ripristino dell’equilibrio…
LUPPOLO e COENZIMA Q 10 – Si è dimostrata di comprovata efficacia a livello
scientifico l’azione combinata dell’ estratto secco di Luppolo (di cui sono ben
documentate le proprietà terapeutiche non solo per le problematiche legate al ritmo
sonno-veglia ma anche per i disturbi dell’umore) e del Coenzima Q10 ed L-carnitina
associati a minerali e vitamine.
Si tratta di sostanze essenziali per la produzione di energia cellulare.
L’estratto di Luppolo ha dimostrato avere importanti attività sui ritmi circadiani che
regolano il sonno, avendo effetto sulla serotonina e sulla melatonina.
Da quanto emerge dalla letteratura, inoltre, il Luppolo è in grado di migliorare la RISPOSTA NEUROENDORCRINA del Sistema Nervoso Centrale attraverso l’interazione con i recettori del GABA, la serotonina e la melatonina ed andando a svolgere un’AZIONE SEDATIVA efficace CHE MODULA il ritmo sonno veglia e favorisce l’induzione del sonno.
Il coenzima Q10 (CoQ10) è una molecola organica che svolge un duplice ruolo:
antiossidante e composto bioenergetico (utile per la produzione di energia).
Un suo deficit determina sia disturbi della catena respiratoria che portano ad alterazioni nel metabolismo energetico. Le cause della sua carenza sono legate a vari fattori: carenza e/o perdita della massa muscolare scheletrica, mutazione del gene per la sua sintesi, invecchiamento e malattie cronico-degenerative.
I dati hanno dimostrato che l’estratto di luppolo esercita anche un’importante attività antidepressiva che viene svolta dai composti alfa-acidi40: in studi preclinici, la somministrazione di questi composti è stata in grado di confermare non solo l’utilità del luppolo nei disturbi del sonno ma si è anche ipotizzato che tali molecole
potrebbero rappresentare una nuova classe di composti per lo sviluppo di prodotti antidepressivi naturali.
L ‘L-carnitina – è un altro fattore importante per il metabolismo energetico cellulare.
È diffusa in tutto l’organismo ma le principali concentrazioni si trovano nel tessuto
metabolico più attivo, come il miocardio e il muscolo scheletrico.
E’ biosintetizzata all’interno del corpo umano utilizzando gli aminoacidi L-lisina e Lmetionina ed è presente in molti alimenti come le carni rosse.
L’Lcarnitina è indispensabile per il trasporto degli acidi grassi a lunga catena
attraverso la membrana mitocondriale interna fino al loro sito di ossidazione dove
avverrà la produzione di energia sotto forma di ATP; la somministrazione di
levocarnitina stimola una riduzione del tessuto adiposo (AT), un aumento della
massa muscolare scheletrica, migliora le capacità fisiche e cognitive e riduce la
sensazione di fatica
La respirazione cellulare, la replicazione di DNA e RNA, il mantenimento dell’integrità
della membrana cellulare e il blocco dei radicali liberi, sono invece funzioni svolte da
alcuni minerali come rame e zinco.
La vitamina D – spesso considerata solo per l’effetto che ha sul metabolismo del
calcio e sulla morfologia delle ossa, tuttavia la sua azione influenza tutto l’organismo:
la crescita cellulare, la carcinogenesi, la funzione immunitaria, la fisiologia
cardiovascolare e il muscolo scheletrico.
E’ stato dimostrato che la carenza di vitamina D contribuisce alla perdita della forza
muscolare: studi dimostrano che la supplementazione con vitamina D porta ad un
miglioramento della performance muscolare ; inoltre, numerosi studi
osservazionali, in particolare in soggetti anziani, indicano che la vitamina D è
correlata positivamente con la forza muscolare e le prestazioni fisiche e
inversamente associata al rischio di perdita di equilibrio .
Come vedi, si tratta di STRATEGIE SEMPLICI E MIRATE, SCIENTIFICAMENTE VALIDATE, che sostengono il corpo in modo naturale stimolando la sua ripartenza, andando a SUPPORTARE LE CARENZE o a correggere piccoli errori nello stile di vita.
Ma NOTA BENE… Si tratta di una STRATEGIA… ovvero un insieme di azioni specifiche dalla cui unione avrai finalmente il risultato che non sembrava più possibile…
Recuperare le tue energie!
RIEPILOGHIAMO infine I PASSI FONDAMENTALI per ripristinare un ritmo di riposo
salutare e ristorativo e arrivare a recuperare completamente la tua VITALITA’:
1. ALLENAMENTO SPECIFICO – Ogni situazione necessita di una tipologia di
attivazione muscolare differente. Nel caso della sindrome da stanchezza cronica ed
eccessiva attivazione del istema nervoso ortosimpatico, la strategia dell’allenamento,
unita alla dieta, dovrà stimolare l’organismo a far ripartire le funzioni del sistema
nervoso che permettono il riposo nelle ore deputate al sonno, e non viceversa!
2. SUPPLEMENTAZIONE MIRATA, che preveda la combinazione di più elementi per
garantire una migliore qualità del sonno, una sufficiente produzione energetica e
una diminuzione della sensazione di stanchezza. Un semplice passaggio che non può
essere ignorato per garantire il RISULTATO, ovvero il miglioramento delle
problematiche legate all’alterazione del ritmo sonno veglia e il RECUPERO TOTALE
dell’ENERGIA.
3. ALIMENTAZIONE – In questo articolo non abbiamo affrontato il discorso
dell’alimentazione (lo vedremo meglio in altri articoli), ma ad esempio la scelta di
una alimentazione che prediliga un carico calorico maggiore nelle ore diurne e una
riduzione del carico calorico nelle ore serali e assieme all’assunzione di bevande o
cibi caldi può attivare il Sistema Nervoso Parasimpatico (vd. PPG-Stress Flow
Biotekna) e portare quindi il corpo verso una condizione di riposo ottimale nelle ore
notturne.
Se vuoi sapere di più su come studiare LA TUA STRATEGIA per SCONFIGGERE
FINALMENTE LA STANCHEZZA scrivici!
COMPILA il form di contatto – con tuo nome, problematica, numero di telefono –
oppure manda un messaggio al numero 39.39.44.46.57
Al tuo benessere!
Life Vitality Fitness
Strategie di Allenamento Specifiche per la tua energia e il tuo benessere.